È risaputo come i sistemi di versioning aiutino notevolmente i programmatori che collaborano ad un progetto oppure, nel caso più critico, che devono effettuare modifiche ad un singolo file. Questi sistemi nascono per far fronte a svariate esigenze e permettono di compiere molteplici azioni:
- favoriscono la ricostruzione di una storia legata ad un determinato progetto;
- registrano i cambiamenti effettuati su un file o su gruppi di file;
- permettono di esportare una determinata versione in qualsiasi momento.
Oggi, sempre più persone preferiscono operare con un sistema di versioning distribuito, rispetto a quello centralizzato dove le informazioni vengono custodite all’interno di una macchina, dato che ciò semplifica alcune funzioni:
- il project management, facilitando un controllo continuo che permetta di identificare le risorse impegnate in un dato progetto e il lavoro svolto da ognuno; il recupero di TAG (versioni del progetto da esportare);
- il ripristino di file e delle loro relative modifiche;
- il recupero di file cancellati erroneamente;
- l’associazione di commenti alle modifiche effettuate.
Questo rapido elenco rappresenta solo alcune delle possibilità offerte da GIT.
GIT rappresenta uno dei mezzi più adoperati all’interno della comunità dei programmatori, poiché offre una vasta gamma di strumenti indispensabili per il versioning.
Grazie alla sua natura di sistema distribuito ed alla possibilità di compiere operazioni complesse in maniera rapida ed efficiente, questo tool può incrementare il rendimento di un team in maniera importante. La sua facilità di utilizzo si estende anche a processi più delicati come la creazione di branch o il loro merge. Queste operazioni rappresentano due delle fasi più complesse e pericolose dell’intero sistema di deploy, alimentando spesso timori e malumori al verificarsi di incidenti.
GIT viene dunque in nostro soccorso, naturalizzando per intero questi processi grazie all’uso degli snapshot (copie complete della directory del progetto). In tal modo l’impiego dei branch diventa semplice ed appunto naturale. In definitiva, ricorrendo a questo strumento un’azienda potrà:
- lavorare con i programmatori da remoto, mantenendo sempre il controllo completo del progetto;
- offrire al project manager un’idea chiara dei task su cui una risorsa è impegnata in ogni momento;
- favorire il feedback tra risorse identificando le migliorie apportate ad uno o più file;
- evitare di commettere errori ricorrenti.
Dalle considerazioni fatte, si evince pertanto quanto l’utilizzo del sistema GIT semplifichi il lavoro sia per il singolo dipendente che per l’azienda intera, e dunque sembrerebbe essere la scelta più ovvia se si mira ad incrementare prestazioni, efficienza e sicurezza.